Poesie di Massimiliano Mandorlo
Mio fratello ha addosso una giacca di camoscio di qualche taglia più larga, in testa una berretta nera leggermente pendente sulla fronte. Ha due righe di sole negli occhi e non ci racconta storie gloriose: il pavimento tirato a lucido pochi attimi prima, la pulitura delle arnie degli alveari. I suoi occhi castani brillano di una gioia ritrovata. Come fari. Usciamo nell’aria scura dell’imbrunire. La nebbia è ferma negli spazi silenziosi del cortile. Guardo i ciocchi di legna immobili nella carriola, la campana sulle nostre figure rischiarate dalla luna. E tutt’intorno nebbia. Sale lentamente dalle fenditure della terra, si posa sui rami spogli e sui canali, aleggia sul manto nero dell’acqua. Nascondendo la forma delle cose, riportandole al loro silenzio originale.